di Elena Capovilla

Il sogno è un’esperienza umana fondamentale e creativa collegata al modo in cui ci adattiamo alle sfide della vita. É cruciale per mantenere la nostra identità, per la costruzione del senso che diamo al mondo e alle persone che amiamo, per ristabilire il nostro equilibrio emozionale.

Transizioni di vita, crisi inaspettate ed eventi traumatici sono caratterizzati da sogni vividi e memorabili con temi collegati ai compiti di sviluppo associati a quella specifica esperienza, nel maggior bisogno di trovarne un senso e un significato all’interno della propria storia e identità. In questi sogni possono apparire dei pattern ricorrenti che aprono una finestra sullo sviluppo dei cambiamenti psicologici associati a quella tappa di vita.

Esistono infatti anche nei sogni simboli e temi universali come volare, cadere, essere paralizzati, trovarsi impreparati agli esami, nudi in pubblico, essere presi in giro, perdere i denti o perdere portafogli e borse, tradire o essere traditi, minacce, inseguimenti, disastri naturali, incidenti aerei, automobilistici, sogni di edifici di varie forme e dettagli.

E’ rara la consapevolezza che alcuni sogni siano comuni e tipicamente associati a specifiche esperienze di vita e che possano quindi offrire informazioni su come la persona si adatta a transizioni di vita quali sposarsi, diventare genitori, separarsi, attraversare un lutto o approcciarsi alla morte, aiutando a identificare dolori irrisolti o aspetti particolarmente impegnativi e stimolando insights per un miglior attraversamento di quel momento.

Per esempio, è possibile che donne in gravidanza sognino di nutrire o dare alla luce mammiferi, di dimenticare il proprio bambino in auto o essere altrimenti irresponsabili, di avere bambini con poteri verbali e intellettuali straordinari, o dare alla luce bambini deformi o animaleschi, o che sognino immagini d’acqua o di altre metafore per rappresentare l’ambiente uterino. Questi sogni, raccontando in modo variamente scenografico un’ansia anticipatoria fisiologica, vengono spesso travisati nel loro significato spaventando molto la sognatrice che non li riconosce come parte delle sue riflessioni, delle sue emozioni talvolta anche molto contrastanti, e della sua modalità di attraversamento di quella specifica esperienza.

Allo stesso modo, padri in attesa possono sognare miracolose gravidanze maschili, ambienti acquosi, sogni di nascita, o ancora sogni sul tema dell’abbandono, dell’esclusione sessuale, del rifiuto. Non a caso uno dei compiti chiave di sviluppo dei padri in attesa è quello di risolvere il senso di esclusione che emerge con la maggior focalizzazione delle attenzioni di tutti verso la neo-mamma, e la sensazione di esclusione derivata dalla nuova intensa relazione tra madre e figlio.

Ancora, prima di sposarsi, anche se non ci sono conflitti e tutto procede al meglio, alcune prevedibili ansie sull’impegno del matrimonio si possono manifestare in tipici sogni che riguardano avventure sessuali con ex amanti o con altri oggetti d’affetto più o meno appropriati. Potrebbe ad esempio accadere che queste relazioni oniriche siano accompagnate da un rifiuto che sulla soglia di una promessa per la vita mette la persona a confronto con le proprie paure abbandoniche.
Altri sogni ancora potrebbero esagerare i difetti o alcune caratteristiche di personalità del futuro/della futura sposo/a nel bisogno di testare l’idoneità del partner che si sta scegliendo. Questi sogni si aggiungono ai nervosismi prematrimoniali e vengono spesso presi alla lettera come segnali del non essere pronti a fare questo passo o di non essere in procinto di farlo con la persona giusta. Conoscere l’universalità di questi sogni invece crea la possibilità di considerarli su un livello metaforico in cui il tradimento può essere collegato all’impegno di “chiudere il libro” delle vecchie relazioni o possa rappresentare la rivisitazione simbolica dell’attrazione verso alcune caratteristiche del proprio partner.

Quando riusciamo a superare l’idea che i personaggi onirici siano meramente le persone che rappresentano nella realtà, e iniziamo a considerarli anche come aspetti del nostro Sè e delle relazioni che intratteniamo con questi nostri aspetti, diventa possibile utilizzare il sogno come comunicazione riflessiva sul nostro stato di salute, sui nostri bisogni profondi e sulle vere direzioni che vorremmo perseguire nella nostra vita.

BIBLIOGRAFIA:

The Use of Dreams in Modern Psychotherapy Clara E. Hill, University of Maryland – College Park – Sarah Knox Marquette University.

The Dream Always Makes New Connections: The Dream is a Creation, Not a Replay

Ernest Hartmann, MD Professor of Psychiatry, Tufts University School of Medicine Boston, MA

Review article Working with dreams in therapy: What do we know and what should we do? Nicholas Pesant, Antonio Zadra* Department of Psychology, University of Montreal, C.P. 6128, succ. Centre-ville, Montreal, Quebec, Canada H3C 3J7 Received 5 January 2004; received in revised form 11 March 2004; accepted 27 May 2004