In concreto, cosa si può fare? Il supporto dell’Osteopatia
di Alessandra Poletti
Psicoterapia funzionale corporea, osteopatia e rieducazione al movimento rappresentano un’alleanza terapeutica che abbraccia su più fronti la persona con acufene.
L’attenzione è diretta ai diversi sistemi, che in conseguenza o unitamente al sintomo, perdono il loro equilibrio, creando o aumentando i sintomi di accompagnamento visti nel precedente articolo.
La terapia sarà pertanto una terapia personalizzata, che pone come valore fondamentale il considerare la persona nel suo insieme, sia in fase diagnostica che di riabilitazione.
Dal punto di vista osteopatico bisogna considerare il sistema uditivo propriamente detto come fondamentale per la postura e la stazione eretta, al pari del sistema vestibolare. Questo ci porta a interessarci in primo luogo delle disarmonie posturali, quindi del sistema miofasciale e articolare, e delle strategie che il corpo sta mettendo in atto per compensare una disfunzione, proteggersi e mantenersi in equilibrio.
Vi possono essere acufeni definiti miofasciali, riconoscibili perché modulabili da movimenti di collo e mandibola, sostenuti da contrazioni eccessive della muscolatura masticatoria e del collo, che portano a una sovrastimolazione del muscolo del martello (piccolo ossicino inserito all’interno dell’orecchio medio) e a un’eccessiva suscettibilità dell’orecchio interno.
In tal senso utile è l’intervento osteopatico unitamente al trattamento gnatologico (settore della medicina afferente all’odontoiatria che studia la fisiologia e fisiopatologia del complesso cranio-cervico-mandibolare).
Bisogna inoltre considerare le pressioni, che giocano un ruolo fondamentale nel funzionamento vestibolo cocleare, e queste sono create dai liquidi presenti nell’orecchio interno, come il sangue e la linfa, i quali sono inespansibili.
Tutte le tecniche osteopatiche per muovere i liquidi sono quindi indicate quando si necessita di lavorare sul sistema cocleo-vestibolare, sottolinenando l’importanza che il sistema venoso sia libero e che l’osso temporale possa riferirsi a un sistema miofasciale privo di restrizioni.
Migliorando il sistema endolinfatico migliora tutto il sistema vestibolo-cocleare. Un’altra via per permettere alla pressione di mantenersi corretta, è la Tuba di Eustachio, la quale deve essere mobile per facilitare il funzionamento del sistema del nervo vestibolo-cocleare.
Nel prossimo articolo andremo a vedere il ruolo della psicoterapia funzionale corporea in questa problematica.
Bibliografia:
Bernardi O., Tratzi M. (2013). L’intervento Funzionale nel trattamento degli acufeni, Tesi di Specializzazione SEF.
‘Il trattamento fasciale osteopatico per il sistema nervoso centrale e periferico’ di Bruno Bordoni
‘Manipolazione dei nervi cranici’ di Jean Pierre Barral, Alain Croiber
‘L’acufene: cos’è e cosa possiamo fare’, articolo di Francesca Masserdotti
‘Quando il corpo ti dice di amarti’ di Lise Bourbeau