“Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.” Dalai Lama
A quanti di noi capita di accorgersi di fare delle cose senza pensarci, come se ci fosse un pilota automatico che ci guida senza che ce ne rendiamo davvero conto?
In svariati momenti della nostra giornata possiamo notare come la mente ci “distrae” da ciò che stiamo facendo: alle volte può essere piacevole, altre volte invece può essere addirittura un po’ rischioso. Ad esempio può accadere di occuparsi delle faccende domestiche ma avere la mente impegnata ai problemi del lavoro … per poi – una volta in ufficio- ricordare che sono rimaste da pagare le bollette, che non è stata ritirata una raccomandata o altre cose alle quali non si è posta attenzione!
Noi esseri umani siamo così… PRODUTTORI COMPULSIVI DI PENSIERI. La nostra mente elabora continuamente idee, associazioni, ragionamenti allo scopo di favorire l’adattamento della nostra specie alle problematiche del mondo. Il cervello dell’essere umano si è evoluto proprio per permettergli di farsi strada in un ambiente pieno di potenziali minacce: è grazie al pensiero che abbiamo cominciato ad usare il fuoco per difenderci dagli animali più grossi e feroci di noi, è stato attraverso il disegno ed il linguaggio che abbiamo imparato a tramandare le conoscenze via via apprese facendoci strada nel mondo. Da questo punto di vista il modo di funzionare del nostro organismo non è variato poi molto da quello dei nostri antenati. Anche se la maggior parte di noi vive serena senza correre reali pericoli, continuiamo a comportarci seguendo le nostre “allerte”, e ci attiviamo continuamente alla ricerca di una “stabilità” che sia per noi sempre maggiore. Chi insegue il posto fisso, chi un miglioramento della carriera lavorativa, chi vuole mettere al sicuro la relazione con il proprio partner… ognuno di noi si può accorgere di come il proprio cervello sia costantemente impegnato a prevedere o immaginare il futuro (nostro o dei nostri cari) e/o a rimuginare sul passato…sia perché lo rimpiangiamo sia perché non vogliamo ripetere più alcuni errori o rivivere situazioni che ci hanno fatto soffrire.
In questo modo viviamo molto più spesso nel passato e nel futuro che nel momento presente…
BREVE INVENTARIO DELLA MANCANZA DI CONSAPEVOLEZZA (liberamente tratto da R.Siegel, “Qui ed Ora, ed. Erikson)
Rispondete qui di seguito alle seguenti domande, valutando da 1 a 5 con quanta frequenza vi succedono i seguenti episodi (1=raramente; 2=talvolta; 3= Spesso; 4= molo spesso; 5=per la maggior parte del tempo)
Rompo o verso qualcosa _____
Vado in automatico senza accorgermi di ciò che faccio ____
Mangio o mi lavo con fretta senza porre attenzione a ciò che faccio ____
Mi concentro sui miei obiettivi, perdendo il senso delle cose quotidiane _
Ascolto le persone con un solo orecchio, pensando contemporaneamente ad altro ____
Penso insistentemente al futuro o al passato ____
Mi perdo nei miei pensieri e nei miei stati d’animo ____
Guido la macchina con il pilota automatico inserito ____
Quando faccio il bucato o le pulizie sogno ad occhi aperti ____
Faccio più cose contemporaneamente
Se il vostro punteggio supera i 30 punti, probabilmente avete bisogno di scoprire più da vicino cos’è la MINDFULNESS…
articolo di Valentina Vettor