Il potere dell’ Immaginazione Consapevole

di Valentina Vettor

Avete mai notato che guardare immagini di posti rassicuranti instilla nei nostri stati interiori un senso di pace e di serenità?  Provate guardando questo video:

Come vi siete sentiti durante le visione?

Forse vi siete fermati qualche minuto. Avete riempito gli occhi e le orecchie di stimoli piacevoli, e magari avete respirato un po’ più profondamente. Provate a notare se c’è una differenza in voi tra il momento in cui avete iniziato a leggere l’articolo e ora. Avete cominciato ad attivare il vostro sistema calmante.

L’utilizzo sapiente* di musica e immagini permette alle persone una fruizione diretta dell’esperienza: consigliamo di utilizzare questo video anche con bambini, con ragazzi o con persone anziane –anche non più lucide.

Un ulteriore passaggio

Nonostante questo sentite comunque la tendenza a perdere la calma acquisita? Ritornano velocemente pensieri autocritici o dinamiche ansiogene? É possibile sollecitare il nostro sistema calmante attraverso altre tecniche, più specifiche e approfondite. 

Una proposta utilizzata da svariati approcci psicoterapeutici per la sua nota efficacia è l’Immaginazione del Posto Sicuro (Safe Place Technique): consiste nella creazione di un nostro luogo interiore nel quale rifugiarci per trovare un po’ di conforto. 

Questa tecnica non va confusa con i più comuni pensieri di evasione, in cui molto spesso ci troviamo a immaginare una vacanza ai Caraibi o un trasferimento sulle Dolomiti, per poi ritornare alla “triste realtà”…

La tecnica

Aiutati dalla voce del terapeuta, si andrà a costruire una vera e propria parte di sé, allo scopo di affrontare la quotidianità con una carica in più.  Una parte fondamentale dell’esperienza dell’immaginazione è infatti quella del “non essere soli”: si viene guidati attraverso la visualizzazione, con precisi suggerimenti e stimolazioni. Le menti degli esseri umani tendono a distrarsi, a seguire pensieri trasversali e poco utili, soprattutto quando le persone cercano di rilassarsi o concentrarsi su qualcosa di nuovo attraverso un’esperienza “inusuale”. Per esempio un pensiero comune a chi comincia le prime volte a meditare è: “A cosa mi servirà?”; “Forse sto perdendo tempo”; “Questo non è adatto a me”. E’ importante sapere che tutto questo è assolutamente normale. Si riporti gentilmente l’attenzione alla pratica e alla voce che accompagna: in questo senso non si è soli a costruire un soliloquio, ma una realtà condivisa. 

ATTENZIONE: utilizzare una tecnica utilizzata in psicoterapia, NON SIGNIFICA FARE TERAPIA. Riteniamo indispensabile integrare la fruizione di queste esperienze con un confronto terapeutico, che permetta un’elaborazione dei vissuti inquadrando l’esperienza dentro ad un senso ben più ampio: il senso della vostra particolare storia, della vostra particolare persona. 

Per cui abbiamo deciso di coprire il materiale con una password: chi desidera può richiederla contattandoci personalmente.

Qui il link alle diverse tecniche https://www.spaziomentecorpo.com/esercizi-di-aiuto-guidato/