Le festività, in particolar modo quelle natalizie, vengono proposte dalla nostra società come un momento gioioso, che ogni persona dovrebbe passare con familiari e amici. La rincorsa ai regali, le luci decorative, i negozi addobbati e le pubblicità molto presenti, mostrano ciò che, secondo gli esperti di marketing, dovrebbe essere il Natale.
Per chi ha subito un lutto, di recente o anche in passato, tutto questo si può trasformare in un vero e proprio incubo. La serenità e la pace che le feste hanno rappresentato prima della perdita, sono solo un ricordo lontano e la realtà in cui ci si trova catapultati a Natale è un periodo di mancanza, di forti emozioni negative, di lacrime e solitudine, tanto che non si vede l’ora di tornare alla routine.
Come possiamo stare vicino a qualcuno che ha subito una perdita, durante le vacanze natalizie?
L’American Psychological Association fornisce alcuni suggerimenti.
DILLO
Spesso tendiamo a non nominare le persone defunte per non turbare le persone rimaste, per non rovinare l’atmosfera o portare tristezza. Se una persona è in lutto, il poter parlare della persona cara può aiutarla a esprimere i suoi sentimenti, seppur dolorosi e la aiuta a mantenere vivi i ricordi. Fingere che una persona non sia mai esistita è molto peggio che affrontare la tristezza durante il pranzo festivo.
METTI DA PARTE LE IPOTESI
Non puoi sapere come si sente in quel momento la persona in lutto. Non ipotizzare che non abbia voglia di uscire, di avere compagnia o di festeggiare, ma chiedi. Se il lutto è recente puoi offrire il tuo aiuto per compiti specifici, come comprare insieme i regali o decorare la casa, non si tratta di te, ma dell’altro, chiedi e non dare per scontato che gli altri si sentano come tu ti sentiresti in quella situazione.
CONOSCI IL TUO RUOLO
Robin Goodman, PhD, direttore esecutivo di A Caring Hand a New York City, suggerisce che una persona in lutto ha bisogno di almeno tre tipi di sostenitori nella vita: l’ascoltatore, cioè il sostenitore che offre una spalla su sui piangere, una persona che è in grado di gestire i dettagli intimi e l’emozione; l’agente, ovvero la persona che può dare una mano nella pratica quotidiana, come andare a prendere i bambini a scuola o aiutare con le faccende domestiche quando la persona che ha subito una perdita lo chiede; il distrattore, che può offrire dei momenti più leggeri e può aiutare a prendersi una pausa dal duro lavoro dell’elaborazione del lutto.
SII PAZIENTE
Le emozioni del lutto hanno una durata diversa per ogni persona e spesso l’aspetto esteriore, ciò che vediamo, può non corrispondere ai sentimenti che la persona sta provando.
E’ importante rimanere accanto alla persona in lutto, comprendendo che ci possono essere alti e bassi e che questi possono durare per molto tempo, ribadendo che saremo presenti in ogni caso, sia nei momenti buoni che in quelli cattivi, senza giudizio o particolari pretese.
“Quando muore qualcuno, agli altri spetta di vivere anche per lui.” Alessandro Baricco
Dott.ssa Francesca Masserdotti https://www.spaziomentecorpo.com/dott-ssa-francesca-masserdotti/
Fonte: https://www.apa.org/news/apa/2018/support-that-works?utm_source=twitter&utm_medium=social&utm_campaign=holiday-stress&utm_content=holiday-support