ACUFENI: sentirsi nel rumore – 1

Acufene: di cosa si tratta e da cosa è accompagnato

Di Alessandra Poletti

Ronzii, tintinnii, rumori di campane, rumori di carta stropicciata? Sono chiamati acufeni e sono variamente e riccamente descritti dai pazienti, per sede (in un solo orecchio o in entrambi, al centro della testa ecc), qualità, altezza, intensità, continuità o intermittenza e nella loro diversa modalità di insorgenza.

Possono accompagnare l’avanzare dell’età, oppure essere la conseguenza dell’esposizione a rumori, musica a volume troppo alto, stress. Possono essere il campanello di allarme di un’altra patologia, ed essere in questo caso un sintomo.

È quindi fondamentale l’iter diagnostico audiologico clinico-strumentale in ambito medico, teso fondamentalmente ad escludere o confermare una patologia organica alla base. Per fortuna, nella maggior parte dei casi l’acufene non è legato a lesioni organiche e la cosa costituisce in un primo momento una rassicurazione per il paziente che ne è affetto. Questa iniziale tranquillità non risulta permanente, poiché l’acufene, spesso persistente in vario modo, viene percepito come un disagio cronico irrimediabile, con una ricaduta sui vari funzionamenti della persona.

Si è ipotizzato che alla base possa esserci un periodo di stress cronico, e l’acufene stesso rappresenta un evento stressante nella vita della persona tale da comportare una ricaduta sulla sua vita sociale, nel lavoro e nei rapporti familiari.


A causa della presenza costante di questa sintomatologia le persone affette da acufene possono riferire fantasie negative, rimuginazioni e pensieri ossessivi, con una ridotta capacità di concentrazione e di attenzione. A livello emotivo possiamo rilevare ansia legata al disturbo e paura di impazzire, e a livello fisiologico insonnia, tachicardia, simpaticotonia, respiro toracico, mal di testa e dolori e tensioni a collo e spalle, mandibola, cefalea, fattori che possono rientrare come cause o concause.


Da evidenziare che la maggior parte dei sintomi riferiti associati all’acufene risultano caratteristici dello stress cronico.
Quello che si evidenzia è una postura chiusa, associata a rigidità articolare e una muscolatura globalmente contratta.

Ulteriori apprfondimenti nel prossimo articolo!